Fuori dalla scuola: meglio il bosco
«Fuori dalla scuola!». In condizioni di normalità l’imperativo sarebbe il motto anarchico di una rivoluzione studentesca o, al massimo, di un’evacuazione antincendio. Invece no: a incitare alla «fuga» dalla scuola, questa volta sono una ventina di genitori perbene che hanno deciso di “liberare” i propri figli (2-6 anni) dagli asfittici asili tradizionali. Tutto è pronto; dal prossimo settembre nell’oasi naturalistica di Legambiente nei confini del comune di Usmate Velate (Mb) partirà un vero e proprio «asilo nel bosco». Gli insegnamenti saranno tutti all’aria aperta proprio per recuperare il legame perduto dei bambini con la natura. Pupazzi di legnetti, coltivazione dell’orto, passeggiate e storie intorno al fuoco… In Italia il progetto suona davvero un’idea strampalata, visto che qualcosa di simile era stato realizzato solo ad Ostia, appena fuori Roma. A preoccupare i genitori soprattutto il freddo che i bambini potrebbero patire. Ma gli organizzatori giurano che per godere dei benefici del gioco «naturale» basta avere l’abbigliamento adatto e approfittare della tenda comune in caso di intemperie. In effetti nel nord Europa – dove le temperature sono ben più rigide – la «pedagogia del bosco» è studiatissima e si pratica da anni.